L'ATTESA
testo e regia di Ariele Manfrini, Federica Pedrotti e Alberto Scerbo
“E se non torno?”: è su questo interrogativo che si sviluppa il senso dell'intera rappresentazione. Realizzato in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, lo spettacolo cerca infatti di raccontare, attraverso i vari fotogrammi proposti, la vita dei soldati di inizio Novecento, che, chiamati alle armi, erano costretti a partire per il fronte, abbandonando le proprie case e le proprie famiglie, senza la certezza di farvi ritorno.
Lorenzo, il protagonista di questa storia, è un soldato come tanti altri. Ester, sua moglie, anch'ella una donna come tante altre, desiderosa di riabbracciare l'amatomarito, improvvisamente partito per il fronte senza dare più notizie di sé. Di tanto in tanto qualche lettera giunge a riaccendere la speranza nel cuore della donna, che per anni rimane in trepidante attesa del ritorno del compagno.I testi sono liberamente tratti da diari di storie vere di uomini trentini, costretti a lasciare il proprio paese, le proprie case, i propri affetti per recarsi a combattere sul fronte. Là, ad accoglierli, il più delle volte trovavano il freddo, la sofferenza e la solitudine; altre volte invece i pasti attorno al fuoco si trasformavano in momenti di fraternità e condivisione con uomini deputati al medesimo infausto destino.Il cast, fortemente eterogeneo per età e formazione artistica, costituisce di certo il punto forte di questa rievocazione storica delle vicende legate la primo conflitto mondiale, cercando di aprire la strada ad una riflessione culturale, sociale e storica più ampia anche a tutti i conflitti, armati e non, che caratterizzano l'epoca contemporanea.
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